RENDITA CATASTALE E BONUS FACCIATE: QUANDO E’ NECESSARIO L’AGGIORNAMENTO
La semplice manutenzione della facciata, come la tinteggiatura o il ripristino degli intonaci, difficilmente porta a un incremento del valore catastale significativo.
LeggiLa semplice manutenzione della facciata, come la tinteggiatura o il ripristino degli intonaci, difficilmente porta a un incremento del valore catastale significativo.
LeggiGrazie a un regime semplificato, sarà possibile mutare la destinazione d’uso degli immobili, trasformandoli in confortevoli studentati con un vincolo di almeno 12 anni. Non saranno applicabili aumenti della rendita catastale.
LeggiIl bonus facciate e il sismabonus possono essere fruite da tutti i contribuenti a prescindere dalla residenza nel territorio.
LeggiBonus facciate: la formula di rimborso più richiesta consiste in una detrazione d’imposta ripartita in 10 quote annuali fino a coprire il 90% della spesa sostenuta, per i lavori iniziati negli anni 2020 e 2021, del 60% per i lavori sostenuti nel 2022 (in base all’ultimo aggiornamento settembre 2022).
LeggiLa proroga dell’agevolazione fiscale, prevista dall’ultima legge di bilancio (legge n. 234/2021), termina il 31 dicembre 2022
LeggiLa detrazione del 60 per cento per i lavori di riqualificazione degli edifici vale per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, e senza una eventuale proroga dal 1° gennaio 2023 si dovrà ricorrere ad altri bonus, dal bonus ristrutturazioni del 50 per cento fino all’ecobonus per gli interventi che comportano anche un risparmio energetico.
LeggiIl corposo carnet di bonus edilizi è stato oggetto di diverse frodi per un totale di 5,6 miliardi di euro, in gran parte addebitabili al Bonus facciate.
LeggiOgni condòmino ha il diritto di usare la cosa comune anche traendo dalla stessa un godimento più intenso, a condizione che non ne alteri la destinazione originaria e non impedisca il potenziale pari uso degli altri partecipanti, secondo il loro diritto.
LeggiIl bonus facciate 2022 è un’agevolazione che consente di accedere ad una detrazione dall’imposta lorda pari al 60% delle spese relative ai lavroi realizzati per recuperare o restaurare la facciata di edifici già esistenti.
LeggiBonus facciate: la fattura errata per mancata indicazione delle “sconto” non è sanabile
LeggiÈ possibile beneficiare del bonus facciate anche nel caso di portoni e portali con funzione decorativa e ornamentale. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate.
LeggiIl bonus facciate consiste in una detrazione d’imposta – del 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, e del 60% delle spese sostenute nel 2022 – per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti.
LeggiIl Bonus facciate è la detrazione edilizia che in Legge di Bilancio ha ottenuto la proroga più corta ed il maggior taglio di aliquota: termina il 31 dicembre 2022 ed è sceso dal 90% al 60%.
LeggiIl testo relativo al bonus facciate prevede che per poterne beneficiare occorre escludere alcuni elementi. Tale percentuale è stata ridotta al 60 per cento per le spese effettuate a partire dal 1 gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022.
LeggiIl bonus facciate spetta esclusivamente per interventi effettuati sulle strutture opache della facciata, sui balconi, ornamenti e fregi. Ciò comporta che sono ammessi al beneficio fiscale, gli interventi sull’involucro esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno). Dunque, deve trattarsi di lavori sugli elementi della facciata costituenti esclusivamente la “struttura opaca verticale”.
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