SALVA CASA E SANATORIA PAESAGGISTICA: CHIARIMENTI DEL MIC

Con una circolare diffusa il 2 aprile 2025, la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ha fornito un chiarimento ufficiale sulla gestione della “sanatoria paesaggistica” introdotta dal Salva Casa. La comunicazione, rivolta a tutte le Soprintendenze sul territorio nazionale, mira a rafforzare l’uniformità interpretativa e operativa in materia, ribadendo principi chiave e fornendo indicazioni precise sul procedimento.
Compatibilità normativa e indipendenza procedurale
Tra gli aspetti sottolineati nella circolare spicca la compatibilità con quanto previsto dall’articolo 183, comma 6, del Dlgs 42/04, norma di carattere “programmatico” che costituisce un punto fermo per la sanatoria paesaggistica. Viene inoltre chiarita l’autonomia del procedimento ex articolo 36bis, comma 4, rispetto a quanto stabilito dagli articoli 167, commi 4 e 5, dello stesso decreto. Questo approccio consente una maggiore flessibilità e coerenza nel trattamento delle istanze, rispondendo alle esigenze di tutela del paesaggio e al contempo di semplificazione amministrativa.
Silenzio assenso: un rischio per la tutela
Un elemento di particolare rilevanza è l’esplicita raccomandazione alle Soprintendenze di evitare il ricorso al silenzio assenso nell’applicazione dell’articolo 36bis. Secondo la Direzione Generale, tale pratica sottrae agli Uffici del Ministero della Cultura la possibilità di interventi correttivi successivi, lasciando un margine di incertezza rispetto alla tutela paesaggistica. Questo chiarimento appare inoltre come un correttivo rispetto a precedenti interpretazioni della Soprintendenza della Città metropolitana di Milano, evidenziando l’importanza di una supervisione diretta e responsabile da parte delle autorità competenti.
Implicazioni operative e prospettive future
La circolare del 2 aprile rappresenta un passo significativo verso una gestione più trasparente e uniforme della sanatoria paesaggistica, evidenziando il ruolo cruciale delle Soprintendenze nel garantire il rispetto delle normative e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico italiano. Il documento invita, inoltre, ad approfondire i meccanismi procedurali per una maggiore collaborazione tra enti locali e uffici del Ministero, promuovendo una strategia condivisa per affrontare le sfide del settore.