LE CASE IN TERRA BATTUTA

Casa in Terra battuta
Casa in Terra battuta
Per molto tempo e forse ancora adesso parlare di una casa in terra battuta, fa pensare ad una tipologia edilizia da associare alla povertà , legata alle fatiche e alla durezza della vita contadina di un tempo. In realtà non solo l’edilizia rurale antica è realizzata in terra, ma anche molti edifici dei centri storici e ville storiche del nostro Paese, a volte in abbinamento con parti in muratura di mattoni sono esempio preziosi di costruito. Ad esempio in Frascheta, che è una subarea storico-geografica della piana di Alessandria nel territorio piemontese, chi, vive in una casa in terra conosce il piacere della frescura nelle calde giornate estive, il fascino geometrico di volte a vela, a padiglione, a crociera, il senso di accoglienza e conforto nelle fredde giornate invernali.

Tecniche di costruzione con la terra cruda.

Ci sono varie tecniche per costruire con la terra cruda: una di queste è la cosiddetta “Pisè” o “Terra battuta” che rappresenta la tecnica più assomigliante alle attività di un cantiere edile tradizionale e che consente di realizzare murature continue portanti compattando, strato dopo strato, terra umida versata tra assi parallele che fungono da casseri, alla stessa maniera con cui  si realizzano le fondazioni, i cordoli  o le travi portanti in cemento armato.
La diffusione geografica e la fortuna nel tempo del pisé – che ne dimostrano l’attualità e la versatilità – sono riconducibili ad almeno tre fattori. In primo luogo la facilità di trovare un tipo di terreno adatto alla realizzazione del pisé;   in secondo luogo la minore quantità di acqua, rispetto ad altre tecniche costruttive in terra necessaria per la sua preparazione; infine la scarsa dipendenza dalla disponibilità di legname.
La messa in opera con gettate di terra dai diversi colori, mettono in risalto sfumature e la texture della parete, spesso lasciata a vista anche in esterni. Il pisè è molto indicato in zone calde o con escursioni termiche molto elevate tra il giorno e la notte. Nelle zone fredde, con un buon isolamento applicato esternamente, la tecnica del pisè permette di accumulare il calore prodotto generato da stufe durante il giorno, mantenendo una temperatura costante durante l’arco della giornata.

I costi dei materiali e della mano d’opera nella costruzione con terra battuta!

I costi di un’edificio in pisè dipendono dal costo del materiale, quindi l’incidenza di questo fattore sul bilancio complessivo dei costi è minima, in quanto la terra è facilmente reperibile e non richiede processi di trattamento particolarmente costosi. Qualora non si reperisca direttamente nel sito di realizzazione, è possibile rifornirsi di materiale presso gli scavi di altri cantieri (in questo caso si considera solo il costo del trasporto) o presso fornaci e cave, controllando l’origine del terreno. I costi della manodopera sono i più consistenti quando la terra disponibile non è trattata e di conseguenza il processo di trasformazione del materiale avviene direttamente in cantiere. È possibile ridurre i costi di costruzione velocizzando la messa in opera (razionalizzazione dei sistemi di casseratura e delle attività in cantiere, meccanizzazione attraverso l’utilizzo di compressori pneumatici, elevatori per lo scarto della terra) o realizzando l’edificio in autocostruzione.
I tempi di realizzazione dipendono dalle condizioni di lavoro considerando che i fattori che più significativamente incidono sono l’altezza alla quale si opera, la stagione e il clima e microclima locale.
E’ importante utilizzare intonaci e pittura che lascino “respirare” il muro; per l’interno sono ottimi gli intonaci in terra, ma è possibile lasciare anche il pisè a vista trattandolo eventualmente con olio di lino per evitare che si stacchino polveri.(approfondisci Intonaci salubri)
All’esterno è consigliabile usare intonaci di calce aerea o di terra e sabbia (fissati con etilsiliconato) e pitture traspiranti come il grassello di calce con caseina e/o olio di lino, o farina e olio di lino.