IN VIGORE IL CORRETTIVO DEL CODICE APPALTI

Il 23 dicembre 2024, il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato le disposizioni integrative e correttive al Codice dei Contratti Pubblici con il D.Lgs. 209/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.305 del 31 dicembre 2024 – Supplemento Ordinario n. 45, recante disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici (anche noto come correttivo al Codice appalti), di cui al D. Lgs. 36/2023.Queste modifiche mirano a sostenere gli investimenti pubblici, concentrandosi su 12 principali temi:
- Equo compenso: Garantiti almeno l’80% del corrispettivo previsto per affidamenti diretti e meccanismi di calmierazione dei ribassi nelle gare.
- Tutele lavoristiche: Applicazione di un unico contratto collettivo nel bando di gara, con nuove linee guida per individuare il contratto corretto e calcolare l’equivalenza delle tutele.
- Revisione prezzi: Chiarito il rapporto tra revisione prezzi e equilibrio contrattuale, introdotto un nuovo allegato per le clausole di revisione prezzi.
- Incentivi ai dirigenti RUP: Esteso l’incentivo tecnico anche ai dirigenti responsabili del procedimento.
- Consorzi: Razionalizzata la disciplina per evitare distorsioni nelle gare e favorire la competitività.
- PMI: Misure per facilitare la partecipazione delle PMI con contratti riservati e una soglia di subappalto del 20%.
- Finanza di progetto: Mantenuta la prelazione per il promotore con una procedura di gara in due fasi.
- Garanzie fideiussorie: Semplificate le procedure per agevolare l’accesso al credito.
- Esecuzione contratti: Rafforzate premialità e penali, tipizzate le varianti, introdotto l’accordo di collaborazione.
- CCT (Collegio Consultivo Tecnico): Promosso come strumento di prevenzione delle controversie con nuove limitazioni ai costi.
- Progettazione digitale: Soglia per la progettazione digitale innalzata da 1 a 2 milioni di euro, obbligatoria dal 1 gennaio 2025.
- Qualificazione delle stazioni appaltanti: Sistema di qualificazione aperto con incentivi alla specializzazione e formazione.
Questi interventi puntano a migliorare la trasparenza, la competitività e l’efficienza del settore dei contratti pubblici in Italia.