CANTIERI EDILI E COVID-19: COME ORIENTARSI

In data 24 aprile – in vista della riapertura imminente di molte attività produttive e cantieri – Governo e Parti sociali hanno approvato il nuovo “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, il quale sostituisce il precedente del 14 marzo per tenere conto dei vari provvedimenti nel frattempo emanati dal Governo e delle prime risultanze applicative del Protocollo stesso.
Come logica conseguenza, è stato aggiornato in pari data, 24/04/2014 anche il “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri”, che costituisce “specificazione di settore” del più generale Protocollo per gli ambienti di lavoro e a sua volta aggiorna il precedente del 19 marzo.
Entrambi i nuovi documenti lasciano sostanzialmente invariato l’impianto dei precedenti, con tuttavia alcune significative novità che si vanno di seguito ad elencare.
Detti protocolli sono ora stati inseriti rispettivamente come Allegato 6 (ambienti di lavoro) e Allegato 7 (Cantieri) del D.P.C.M. 26/04/2020 (pubblicato nella G.U. 27/04/2020, n. 108).
NOVITÀ CANTIERI
Si segnalano le seguenti nuove indicazioni:
1) Limitare al massimo gli spostamenti all’interno e all’esterno del cantiere, contingentando l’accesso agli spazi comuni anche attraverso la riorganizzazione delle lavorazioni e degli orari del cantiere.
2) Continuare a favorire il lavoro a distanza anche nella fase di progressiva riattivazione del lavoro in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause).
3) Necessità del rispetto del distanziamento sociale, anche attraverso una rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e con le dimensioni del cantiere.
4) Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati.
5) Assumere protocolli di sicurezza anti-contagio per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente, e laddove non fosse possibile in relazione alle lavorazioni da eseguire rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di con-tenimento, adottare strumenti di protezione individuale. Il CSE, ove nominato, provvede ad integrare il PSC e la relativa stima dei costi, ed inoltre il CSP adegua la progettazione del cantiere alle misure contenute nel presente protocollo, assicurandone la concreta attuazione. I committenti vigilano affinché nei cantieri siano adottate le misure di sicurezza anti-contagio.
6) Possibilità di ridefinire l’articolazione del lavoro con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità di orari.
7) Evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa, con particolare riferimento all’utilizzo del trasporto pubblico. Per tale motivo andrebbero incentivate forme di trasporto verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i viaggiatori e favorendo l’uso del mezzo privato o di navette.
8) previsione che il presidio sanitario è obbligatorio solo per i cantieri di grandi dimensioni (> 250 unità), mentre per tutti gli altri cantieri, tali attività sono svolte dagli addetti al primo soccorso, già nominati, previa adeguata formazione e fornitura delle dotazioni necessarie con riferimento alle misure di contenimento della diffusione del virus.
9) Costituzione in cantiere un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo di regolamentazione, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS. In mancanza, può essere istituito un Comitato territoriale composto dagli Organismi paritetici per la salute e la sicurezza con il coinvolgimento degli RLST e dei rappresentanti delle parti sociali.Indicazioni per l’attuazione delle misure di controllo del rischio da adottare in cantiere in relazione alla COVID-19