SUPERBONUS: 6 MESI DI PROROGA PER VILLETTE E UNIFAMILIARI

Il decreto che di fatto blocca nuovi sconti in fattura e cessioni dei crediti ma proroga di 6 mesi il Superbonus 110% per villette e immobili unifamiliari è legge.
È diventata legge la proroga di sei mesi per usufruire degli incentivi al 110% per le villette e gli immobili unifamiliari. È importante però che sia stato portato avanti almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre del 2022. Con la legge è stata dunque fissata una nuova scadenza, il 30 settembre 2023, e si garantisce la riapertura degli sportelli bancari per le operazioni di cessione dei crediti utile a sbloccare i tanti cantieri rimasti a metà per mancanza di liquidità.
Villette , posso usufruire ancora del 110%?
Sì, ma solo a certe condizioni. Il Superbonus al 110% spetta a chi ha già attestato il raggiungimento della quota del 30% dei lavori e inviato la relativa documentazione all’Enea. Era richiesta la dichiarazione del direttore dei lavori per attestare lo stato del cantiere, con eventuale documentazione fotografica, e la copia dell’invio della documentazione al committente e all’impresa tramite raccomandata o posta certificata al fine di ottenere l’attestazione della data certa sulla documentazione stessa e in particolare su quella fotografica. Per poter cedere le spese del Superbonus al 110% si dovrà necessariamente avere la certificazione di fine lavori entro la fine dell’anno, se non si riesce a chiudere il cantiere al 30 settembre 2023. Chi inizia oggi una ristrutturazione di una villetta agevolata con il superbonus non avrà più il 110% bensì il 90%, su cui influisce anche il nuovo quoziente familiare.
Spese 2022, si possono ancora comunicare cessione e sconto in fattura
Ci sono otto mesi di tempo per chi non ha concluso il contratto di cessione entro il 31 marzo 2023. Basterà pagare una sanzione di 250 euro a partire dal 1° aprile. La novità della legge approvata ieri è infatti la possibilità di effettuare la comunicazione entro il 30 novembre 2023. E vale per le cessioni a favore di: banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto al relativo albo, imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia.
Detrazioni decennali per le spese sostenute nel 2022
Il superbonus solo per le spese 2022 potrà essere trasformato in una detrazione di dieci anni (prima era di quattro). In sostanza i privati che non hanno applicato cessione del credito o sconto in fattura posso spalmare il credito in dieci anni.
Per i condomìni la condizione chiave è la Cilas presentata entro fine 2022
Quanto ai condomìni, è stata invece confermata l’aliquota al 110% solo per coloro che lo scorso anno avevano presentato la Cilas, la certificazione inizio lavori asseverata Superbonus, e per la ricostruzione degli immobili in area sismica.
In tutti gli altri casi, l’aliquota scende secondo i seguenti criteri:
- Aliquota al 90% per le spese sostenute nell’anno 2023
- Aliquota 70% per le spese sostenute nell’anno 2024
- Aliquota 65% per le spese sostenute nell’anno 2025
Nel caso in cui non fosse possibile completare l’intervento secondo quanto previsto dal progetto iniziale, si potranno presentare varati alla Cilas senza che questo faccia perdere il diritto all’aliquota al 110%. Il decreto 11/2023 ha infatti previsto anche questa opportunità per i cantieri in ritardo o in difficoltà. Ovviamente anche con l’eventuale riduzione delle lavorazioni il requisito del salto di due classi energetiche dovrà essere comunque rispettato.
La stessa aliquota del 110% spetta per gli interventi di demolizione e ricostruzione per i quali al 31 dicembre 2022 era stata presentata la domanda per l’acquisizione del titolo abilitativo ai lavori.
Plurifamiliari e Superbonus permanenti
Per gli edifici definiti “assimilati” ai condomìni, cioè quelli fino a quattro unità immobiliari di un unico proprietario o in comproprietà, non è richiesta la delibera assembleare di approvazione dei lavori. In questo caso, quindi, per poter usufruire del 110% anche per i lavori pagati nel 2023, la Cilas deve essere stata presentata entro il 25 novembre 2022.
Infine, chi realizza interventi agevolati con il Superbonus e i bonus edilizi su case popolari, immobili delle Onlus o associazioni del terzo settore, immobili situati nel cratere sismico e nell’area colpita dall’alluvione delle Marche, può continuare a optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito, così come per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.