L’ISOLAMENTO ESTERNO DEGLI EDIFICI E’ PREFERIBILE A QUELLO INTERNO PER UNA MIGLIORE SALUBRITA’ E QUALITA’ INDOOR
L’isolamento dovrebbe essere all’esterno e non all’interno agli immobili che non affacciano esclusivamente sulla via pubblica, per una maggiore tutela della struttura e la salute delle persone

Come è noto agli addetti ai lavori, la temperatura della parete esterna è generalmente fredda e ha una temperatura media negativa, diversamente la parete interna agli edifici ha una temperatura positiva, cioè è calda. Quando in inverno il riscaldamento viene spento, le pareti avranno al loro interno, in senso figurato, una certa quantità di calore, che verrà gradualmente somministrata alla stanza e manterrà la sua temperatura per qualche tempo. Inoltre, il muro “leviga” le fluttuazioni di temperatura giornaliere e rende la temperatura all’interno della stanza più costante. Se l’isolamento si trova all’interno della stanza, quindi tutti i vantaggi di cui sopra vengono persi e si ottiene una casa generalmente fredda.
L’isolamento degli edifici realizzato mediante applicazione del coibente esternamente all’involucro murario offre notevoli vantaggi dal punto di vista del comportamento alle sollecitazioni igrotermiche e della salubrità dell’edificio a vantaggio della salute degli occupanti.
La realizzazione di un siffatto sistema di facciata comporta tra l’altro :
– L’eliminazione di ponti termici e delle criticità conseguenti (muffa, condensa, umidità), grazie alla continuità dello strato termoisolante, con una tutela alla salute delle persone, visto che tali situazioni possono causare malattie respiratorie agli occupanti e patologie a volte letali;
– La protezione degli elementi strutturali dagli agenti atmosferici aggressivi;
– La riduzione delle mobilità di origine termica della chiusura d’ambito determinata dall’irraggiamento solare e dalla temperatura dell’aria;
– La creazione di un efficace schermo alla permeazione di acqua meteorica (in funzione dello specifico strato di tenuta all’acqua);
-La riduzione delle superfici utili interne, nel recupero del patrimonio edilizio mirato alla riqualificazione del comfort ambientale interno, senza riduzione delle
superfici abitabili.
Questi vantaggi hanno indotto gli operatori del settore edilizio a ricercare tecnologie adeguate a realizzare sistemi di isolamento delle facciate dall’esterno con un grado di affidabilità tale da poterne garantire una diffusa applicazione in alternativa alle impostazioni edilizie convenzionali. In tal senso, già da parecchi anni, si sono affermate anche sul mercato italiano delle costruzioni le soluzioni con intonaco sottile su isolante (cappotto) e quella detta “facciata ventilata”.
Accanto a queste tecnologie ormai consolidate, sono recentemente apparsi in Francia sistemi ricchi di spunti innovativi, frutto dello sforzo ideativo teso ad un sempre maggiore approfondimento della tecnologia di isolamento dall’esterno in ordine ai criteri di applicazione, all’impiego dei materiali e agli aspetti funzionali, non disgiunti dai risvolti di natura estetica. Si tratta dei sistemi che vanno sotto il nome di “vêtures”; essi, secondo la definizione di P. Fallard del C.S.T.B., si presentano come un “mantello impermeabile e imbottito”, con cui si abbina, in una sola operazione, un edificio per proteggerlo dalla pioggia, dal freddo, dal sole e per donargli un aspetto piacevole, evitando il degrado e favorendo un miglior confort.
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